La Storia di Manu (2022)

La Storia di Manu (2022)

Sono Manu Saviano, 32 anni, italiano di origine indiana. Sono di Trieste da dove è iniziato il mio percorso di vita fin da bambino. Una città che mi ha offerto tutto, lavoro compreso.

Sentivo il bisogno di rendermi utile e quindi la voglia di intraprendere il servizio di volontariato era forte. Sono entrato in contatto con l’Associazione APIS attraverso l’amicizia dei miei genitori con Federica che mi ha aiutato fornendomi indicazioni adeguate e mettendomi in contatto con Joe Andrew, responsabile dell’Istituto Don Bosco Beatitudes di Chennai, India.

L’esperienza di volontariato presso questo Istituto, portata a termine nell’estate del 2022, è stata  bella e unica, accompagnata da ricche emozioni, commozioni e condivisioni.

Svolgevo alcune attività particolarmente con i bambini. La mattina li accompagnavo a scuola e li riportavo nell’Istituto all’ora di pranzo, facevo lezioni di inglese e nel pomeriggio organizzavo giochi di ruolo, calcio ma anche disegno e pittura.

L’istituto ospita circa 100 ragazzi e ragazze, di età variabile dai 6 ai 17 anni e tra questi ci sono giovani orfani, ragazzi i cui genitori non possono mantenerli economicamente, ragazze con precedenti di abusi. L’istituto, quindi, accoglie questi ragazzi offrendo loro un posto sicuro dove dormire, mangiare, stare insieme, ma soprattutto imparare a leggere, a scrivere e istruirsi. Seguono quindi una routine giornaliera: la mattina vanno a scuola e dopo la pausa pranzo dedicano tempo allo studio.

Gli studi sono finanziati dall’istituto, con l’obiettivo di formare i ragazzi e  poi inserirli nel mondo del lavoro. Per i più bravi e portati per lo studio, l’istituto si sforza ulteriormente di finanziare il College in modo che si possano iscriversi alla facoltà adeguata e trovare un posto di lavoro migliore.

L’istituto si presenta così: due grandi strutture, il dormitorio, (dormitorio1 = ragazzi; dormitorio2 = ragazze)  la sala mensa; una struttura per la cucina  ed un ulteriore spazio cucina esterno. Un comprensorio dedicato alla scuola per i ragazzi e ragazze di età compresa tra i 10 e i 17 anni; infine un blocco riservato al reparto anziani dove le persone fragili e in condizioni motorie ridotte sono assistite dal personale sanitario.

Sono stati eseguiti diversi lavori di manutenzione e ristrutturazione grazie ai finanziamenti da parte dell’associazione Apis. In particolare, per i due dormitori sono state rifatti i bagni, le mense, le porte e le finestre a cui sono state aggiunte le zanzariere.

E’ stata rifatta una piccola struttura all’interno del blocco Dormitorio1 per i bambini di età inferiore a 10 anni dove possono dedicare del tempo per lo studio, mangiare, giocare e dormire.

Nel posto in cui esisteva un panificio, è stato costruito un edificio con molte stanze per ospitare i volontari.

Ci sono poi ulteriori necessità per migliorare le condizioni di vita all’interno dell’Istituto, ma che necessitano dei fondi per finanziare per i progetti.

Una tra queste è la cucina esterna, una struttura bassa con tetto di lamiera. Al suo interno i due forni a legna causano intensi fumi che anneriscono i muri e danneggiano la salute delle cuoche. Inoltre, durante le stagioni di pioggia, le acque piovane penetrano tra i fori delle lamiere destabilizzando le condizioni di cucina. Una soluzione sarebbe, quindi, quella di innalzare il muro della cucina, sistemare il tetto, costruire un condotto che permetta di far uscire il fumo all’esterno, costruire un canale di irrigazione per drenare le acque reflue ed allontanare i roditori. 

Lo spazio inutilizzato intorno alla cucina può essere sfruttato per costruire il magazzino per tenere, ad esempio, la legna per cucinare.

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