Quando si ha la fortuna di avere un’alunna che ha una zia archeologa non si può non invitarla a scuola per raccontare ai bambini che iniziano lo studio della storia del proprio lavoro. L’incontro con Federica è avvenuto così. Entrambe assisane ci conosciamo da sempre pur non essendoci mai frequentate, sapevo del suo lavoro di giornalista ma non ero a conoscenza del suo grande impegno, della sua dedizione per gli altri e del suo grande amore per l’India.
Così, parlando mi ha proposto un’attività tesa a sensibilizzare i bambini per far capire loro quanto sia importante andare a scuola e di come questo non sia facile e scontato nei paesi più poveri. Da insegnante ho sempre cercato di far capire ai miei alunni l’importanza della scuola e dello studio e di quanto questi rendano liberi, felici e migliori. E così ci siamo ritrovate insieme a guardare con i bambini il docu-film “Vado a scuola”, a cogliere i loro sguardi e ad ascoltare le loro impressioni e riflessioni.
Solo alla fine dell’incontro i bambini hanno saputo di ciò che Federica con Apis-India fa per i bambini e per la loro istruzione… è bastato poco per coinvolgerli in una piccola attività a sostegno dell’iniziativa. Nel salvadanaio posto sulla cattedra hanno messo da parte i centesimi di resto delle loro merende e qualche euro facendo piccole rinunce. Con entusiasmo ed impegno hanno realizzato disegni e segnalibri da far aver avere ai bambini di Nedungadu, soddisfatti e consapevoli che anche un piccolo gesto può essere grande.
Per me il piacere di vedere quanta sensibilità hanno mostrato e l’auspicio di aver posto un piccolo seme nei loro cuori con la speranza che possa crescere e contribuire a renderli ora, ma soprattutto in futuro capaci di generosità nell’animo e nei gesti quotidiani, attenti al prossimo e aperti all’accoglienza e alla solidarietà.
Insegnate presso il Convitto Nazionale Principe di Napoli (Assisi)